Come avviene la cremazione e la dispersione delle ceneri, quali sono i costi e cosa dice la religione
In Italia la cremazione e la dispersione delle ceneri sono molto più richieste negli ultimi decenni a discapito della tradizionale sepoltura. La volontà di essere cremati nei forni crematori è cresciuta esponenzialmente per numerosi fattori.
Può corrispondere alla crescente consapevolezza ambientale: a volte si vuole ridurre l’impatto ambientale che comunque lascia con il tempo una sepoltura nella nuda terra, oppure si ha il sogno della dispersione delle ceneri in natura come una sorta di ritorno alle origini.
C’è chi sceglie di essere cremato per ragioni pratiche e non sobbarcare la propria famiglia di un costo eccessivo connesso all’acquisto di un loculo al cimitero e delle relative spese di manutenzione, o chi preferisce affidarsi alla cremazione per avere un servizio funebre semplice ed essenziale per essere accompagnato in modo laico.
La cremazione, con la successiva dispersione delle ceneri, dà anche la possibilità di personalizzare maggiormente il rito del proprio passaggio, scegliendo in vita dove disperdere le proprie ceneri così che si senta rappresentato nel profondo.
Per la Chiesa Cattolica il rito di seppellire i cadaveri è posto in primo piano rispetto alla conservazione delle ceneri, il Vaticano non è tuttavia contrario alla pratica di cremazione mentre dissente sulla pratica della dispersione.
Quest’ultima non è concepita dalla Chiesa Cattolica che ammette solo la conservazione dei resti presso luoghi sacri come aree cimiteriali o ecclesiastiche.
Approfondiamo la storia della cremazione, come funzionano i forni crematori e come richiedere la cremazione e la successiva dispersione delle ceneri presso l’Ufficio di Stato Civile.
Indice degli argomenti subtopic
- Rito della cremazione dei defunti, le origini;
- Come avviene la cremazione;
- Volontà di cremazione. Come esprimerla e chi la autorizza;
- Quanto costa la cremazione;
- Cremazione, Chiesa Cattolica e altri culti;
- Dispersione delle ceneri;
- Conservazione delle ceneri del defunto;
- Onoranze funebri per la cremazione, come scegliere a chi affidarsi.
Rito della cremazione dei defunti, le origini
I riti che segnano la separazione dal corpo umano verso un nuovo altrove con l’uso della cremazione dei cadaveri sono davvero antichissimi. Le cerimonie variavano da popolazione a popolazione, spesso coesistevano o si alternavano a seconda dei vari periodi storici e delle dominazioni.
Scegliere la cremazione si mostra nei suoi primi esempi intorno a 5000 anni fa con i Sumeri, gli Accadi e poi gli Ittiti in Mesopotamia.
Probabilmente la cremazione dei cadaveri corre come rituale di pari passo alla scoperta del rame e del bronzo (II millennio A.C.). I popoli avrebbero iniziato a cremare il corpo umano credendo sempre più alla forza creatrice del fuoco, la stessa che forgiava i nuovi metalli trasformandoli e purificandoli in altro.
La cremazione dei cadaveri in Italia è testimoniata alle origini nei villaggi di palafitte dei laghi Maggiore, di Varese e di Garda, imitando quanto avveniva ai confini della Svizzera, della Francia e Germania. Probabilmente lo scegliere la cremazione era connesso a ragioni pratiche dato che in zone acquitrinose era difficile seppellire i defunti, e anche perché sotto forma di cenere i cadaveri non attiravano gli animali affamati.
Milano farà parte della “civiltà dei campi d’urne” dell’Europa centrale con la sua necropoli di Canegrate, prima testimonianza di rito crematorio in Italia.
L’utilizzo della pira di legna su cui adagiare il corpo umano è presente in Grecia soprattutto in epoca omerica come si legge anche nei testi. Il corpo umano era poi inserito in urne d’argilla poste in terra e solo gli illustri erano conservati nel tempio crematorio.
Plinio ci racconta che per i romani la cremazione dei cadaveri fu adottata inizialmente per ragioni pratiche, un escamotage per riportare i numerosi soldati caduti in guerra presso la propria patria senza contaminazioni ed epidemie.
Con il passar del tempo e le persecuzioni cristiane fu impedita la pratica e questo fu ribadito anche in seguito da un capitolare di Carlo Magno che vietava la cremazione dei cadaveri e la dispersione delle ceneri. Questi atti erano considerati usanza pagana e fu prevista la pena di morte per chi li praticava.
Si dovrà aspettare l’Illuminismo e il secolo dei lumi per sottolineare la libertà e la praticità di scegliere la cremazione da parte di tutti gli individui contro i dettami del clero.
Oggi la cremazione in Italia è accettata non solo dallo Stato ma anche dalla Chiesa nel canone 1176, punto 3, del Codice di diritto canonico. In un Istruttoria del 2006 però si predilige il seppellimento e si vieta la dispersione delle ceneri.
Tra le curiosità connesse alla cremazione moderna: il primo forno crematorio avanzato fu inaugurato a Milano nel Cimitero Monumentale e funzionava esclusivamente a gas. L’esemplare esiste ancora oggi in un tempio crematorio visitabile e non più funzionante.
Come avviene la cremazione nel forno crematorio
Il forno crematorio, col suo sistema di ventilazione, è l’elemento centrale dell’incinerazione dei corpi umani, è costituito da una parte inferiore del forno e una superiore. La combustione dei corpi umani può avvenire per fiamma diretta o a seguito dell’arroventamento delle pareti laterali e l’ausilio del sistema di ventilazione.
La combustione dei corpi umani avviene nel forno crematorio a temperature elevatissime che oscillano dai 900° – 1.000°. Gli operatori controlleranno via via che la fiamma diretta stia svolgendo la sua funzione attraverso degli spioncini collocati ai lati del forno crematorio e ad un sistema di controllo delle temperature e della combustione gestito elettronicamente.
È proprio con l’uso delle resistenze laterali, del sistema di ventilazione o della fiamma diretta, che un corpo umano diviene cenere. Resteranno integre alcune parti di ossa calcificate che gli addetti specializzati provvederanno a indurre in cenere.
Le ceneri verranno trattate attraverso un sistema di rastrellamento che elimina le polveri fini e poi con una calamita saranno separati i chiodi della bara e le eventuali protesi del defunto.
I corpi umani ormai ridotti in cenere verranno poi messi a raffreddare per qualche ora e consegnati ai cari nell’urna così che provvedano alla conservazione.
La volontà del defunto di essere cremato. Come esprimerla e chi la autorizza
La volontà di essere cremati può essere espressa in vari modi:
- Dalla persona in vita con una manifestazione espressa, attraverso una disposizione testamentaria, oppure implicita come nel caso in cui ci sia un’iscrizione della persona a delle Associazioni per la cremazione.
- Dagli eredi come figli, coniuge e parenti più prossimi che dovranno dichiarare, davanti all’Ufficiale di Stato Civile, la volontà del defunto espressa verbalmente di esser cremato.
La documentazione per l’autorizzazione alla cremazione solitamente viene redatta dall’Ufficiale dello Stato Civile insieme alla denuncia di morte, consegnando i certificati medici che riportino le cause di decesso e attestino che la morte non sia dovuta a reato, inoltre deve essere indicato se il defunto è portatore di Pacemaker ed eventualmente se è stato rimosso.
All’interno della disposizione testamentaria può esservi anche riportata la volontà del defunto di attuare la dispersione delle sue ceneri ed il luogo prescelto.
La dispersione delle ceneri è disciplinata da normativa (Legge n. 130 del 30 Marzo 2001) e può avvenire, nel rispetto delle volontà del defunto, all’interno dei cimiteri, in natura, in aree private purché vi sia autorizzazione dei proprietari e che avvenga all’aperto.
La dispersione delle ceneri è vietata per legge nei centri abitati, mentre in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita solo nei tratti liberi da natanti e/o manufatti e ad una determinata distanza dalla riva.
Quanto costa la cremazione
Il costo di un funerale completo è da sempre un argomento scomodo da trattare per vari motivi tra cui prima tra tutti la scaramanzia, l’imprevedibilità della morte sopraggiunta, o la confusione dei parenti che sovviene dopo un evento luttuoso.
Spesso si viene a conoscenza del prezzo di un funerale solo quando contattiamo l’agenzia di pompe funebri al momento della dipartita del nostro caro o addirittura ad esequie avvenute. Buona cosa sarebbe muoversi prima per raccogliere informazioni e costi così da valutare soprattutto la miglior soluzione per il nostro caro.
Per la celebrazione del rito funebre oggi si trovano sul mercato molteplici differenze sul prezzo di un funerale. Da cosa dipende?
In un funerale completo il prezzo finale si differenzia in base al pregio della cassa di legno impiegato e alla lavorazione eseguita su di essa. Seguono poi i costi di vestizione e preparazione del defunto, il trasporto della salma da casa o dall’ospedale, l’organizzazione della cerimonia e tutti i servizi annessi alla sepoltura.
Un funerale completo è anche costituito da accessori come i fiori per adornare il momento, il necrologio, il libro delle firme e i manifesti per l’annunciazione del rito funebre.
Se avviene anche la cremazione, al prezzo del funerale completo, le pompe funebri dovranno aggiungere il costo del trasporto al forno crematorio, la cremazione, l’urna.
Il prezzo della cremazione cambia da comune in comune e ha un tetto massimo fissato dalle tariffe ministeriali.
Nel caso in cui il defunto versi in una situazione di indigenza attestata sarà il comune a provvedere alla cremazione.
Cremazione, Chiesa Cattolica e altri culti
Il caso della cremazione e dispersione delle ceneri viene chiarito nell’ottobre del 2016 da un’Istruzione appellata Ad resurgendum cum Christo, in cui si evincono le ragioni dottrinali e pastorali già espresse dal Santo Uffizio nel 1963.
Nel testo sono ribaditi numerosi punti della annosa questione: si evince che benché l’incinerazione non è di per sé una pratica vietata si preferisce tendere verso la consuetudine di seppellire i defunti affinché si ricongiungano con i propri corpi in Cristo.
All’interno dell’Istruzione Ad resurgendum cum Christo (per risuscitare con Cristo) si chiarisce che per ragioni dottrinali e pastorali la consuetudine di seppellire i cadaveri da parte dei fedeli dovrà essere sempre messa in primo piano rispetto al caso della conservazione delle ceneri.
In un passo il Santo Uffizio sottolinea: “Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non venga permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua” e che le ceneri siano conservate all’interno di un luogo sacro come il cimitero o una chiesa.
Per altri culti orientali il caso della cremazione è invece una consuetudine più radicata e diffusa che in Occidente. Per i buddisti è considerata come una scelta naturale, in particolare in Giappone vengono fatti indossare al proprio caro degli abiti di color bianco chiamato shinishozoku (letteralmente indumento da viaggio) per prepararsi alla cremazione purificatrice.
La salma dopo essere stata onorata con candele e preghiere dai monaci sarà disposta in posizione fetale, collocata in una cassa di legno che andrà cremata per poi essere dispersa in terra o acqua, in speciali urne o trasformata in ricordi commemorativi come pezzi di pietre preziose.
Dispersione delle ceneri
La dispersione delle ceneri è regolarizzata nella legge n° 130 del 30 marzo 2001.
Nella normativa sono fornite le linee generali della questione e si rinvia poi alle leggi regionali e alle istanze comunali nonché con rimandi al Codice Civile e al Codice della Strada.
Si autorizza:
- La dispersione delle ceneri nei cimiteri in aree designate dal comune dette Giardini del Ricorda
- La dispersione delle ceneri in natura: nei mari, nei laghi, nei fiumi in tratti liberi da natanti e manufatti e lontano dalla riva almeno 100 mt (mezzo miglio in mare)
- La dispersione delle ceneri in aree private previo consenso del proprietario, all’aperto e lontano dai centri abitati.
In merito alla volontà del defunto espressa in vita di essere disperso in natura ricordiamo che questa può essere applicata solo se ha disposto per iscritto (solo per la Regione Lombardia anche verbalmente al coniuge, a un figlio o al parente più prossimo) il desiderio.
Non tutti sanno che si autorizza la dispersione delle ceneri in natura (in mare, nei laghi e nei fiumi), in un Giardino del Ricordo o in aree private anche per quelle che erano state tumulate in precedenza al cimitero.
Le volontà espresse in vita del defunto non potranno essere rispettate se ha chiesto di essere disperso in più luoghi.
Nella pratica, il coniuge o il parente più prossimo che si vuole incaricare alla dispersione delle ceneri dovrà presentarsi presso l’ufficio di Stato Civile e sottoscrivere la richiesta che autorizza la dispersione previa cremazione. Nel documento si dovrà indicare nello specifico il luogo in cui sarà realizzata la volontà del defunto. Chi sottoscrive la documentazione si impegna ad effettuare la dispersione delle ceneri solo nei luoghi previsti dalla legge ed entro 30 giorni dalla consegna dell’urna.
Conservazione delle ceneri del defunto
Dopo che è avvenuto il decesso e si sono rispettate le volontà del defunto di essere cremato si possono conservare le ceneri nell’urna cineraria in casa propria.
La legge consente, difatti, di consegnare l’urna cineraria con le ceneri del defunto alla persona affidataria che potrà corrispondere al coniuge, ad un figlio o al parente più prossimo.
Questi nel conservare le ceneri presso la loro residenza sottoscriveranno anche degli obblighi come quello di mantenere nel corretto stato di conservazione l’urna cineraria sigillata e non disperderne il contenuto senza autorizzazione, di non cambiare residenza senza averlo comunicato etc.
Si può verificare anche il caso in cui, avvenuto il decesso della persona, il parente rinunci a tenere fede alle volontà del defunto in merito all’impegno di conservare le ceneri in casa propria. In questo caso la persona più prossima potrà disporre la tumulazione dell’urna negli appositi spazi cimiteriali del comune di decesso.
Per richiedere l’autorizzazione all’affido dell’urna cineraria del defunto in casa va presentata un’istanza scritta all’Ufficiale dello Stato Civile del comune di decesso.
Le modalità di affidamento dell’urna cineraria dell’estinto nella legge nazionale attuale non sono specificate, si dovrà consultare il caso specifico del regolamento regionale o farvi aiutare da un addetto delle pompe funebri specializzato.
Conservare le ceneri prevede che l’urna cineraria dovrà restare sigillata e sarà soggetta a controlli municipali del comune di decesso e che questa abbia riportati i dati anagrafici della persona ed il sigillo di garanzia del Tempio Crematorio.
Onoranze funebri per la cremazione, come scegliere a chi affidarsi
Essere cremato e disperdere le proprie ceneri risulta essere tra le volontà del defunto più diffuse degli ultimi anni. Le ragioni sono sia di carattere pratico che soggettive, dato che si riesce ad avere una maggiore personalizzazione della propria fase di passaggio.
Non tutte le agenzie di onoranze funebri tradizionali sono in grado di occuparsi per bene delle delicate pratiche connesse alla volontà di farsi cremare e della dispersione delle ceneri.
Tra le caratteristiche indispensabili per scegliere a chi affidarsi nel servizio funebre dovrete tener conto di alcuni fattori come:
La modalità di contatto trasparente
È vietato dalla legge che un’agenzia funebre vi contatti in ospedali, camere mortuarie, RSA, case di cura. Si tratta di certo di pompe funebri poco serie che operano loscamente con segnalatori interni al personale. Dovrete recarvi voi in agenzia funebre e scegliere liberamente il servizio che vi occorre.
La Reperibilità h24
Le Onoranze funebri dovranno essere reperibili h24, perché i decessi come le nascite avvengono a tutte le ore. Un’agenzia funebre che si rispetti dovrà essere reperibile su internet in modo semplice, con i contatti sul sito web chiari e leggibili e avere in bella mostra presso i suoi locali tutti i riferimenti di reperibilità.
Lealtà e Trasparenza
Una famiglia che si reca presso l’agenzia funebre è in un momento molto delicato ma dovrà prendere una serie di decisioni in modo rapido e oculato. Per tale motivo la lealtà e la trasparenza nell’esposizione del servizio funebre più adatto saranno essenziali per fare la differenza. Alcune pompe funebri, per accaparrarsi i potenziali clienti, li agganciano con prezzi molto bassi per poi presentare per i servizi accessori conti ben più elevati. Richiedete un preventivo completo nero su bianco.
Recensioni, descrizione servizi e immagini
Un’agenzia funebre, che si occupi in modo diligente della volontà di essere cremato e della dispersione delle ceneri, dovrà presentare i propri servizi offline con brochure cataloghi chiari e realistici. Online il servizio funebre da scegliere dovrà essere proposto con foto e video esplicativi. Importante sarà anche chiedere parere a chi ha già impiegato il servizio o leggere le recensioni web: se lavorano bene vi salterà subito all’occhio.
Soluzioni personalizzabili e varie
Scegliere la migliore agenzia per il funerale e la dispersione delle ceneri del proprio caro seguendo le volontà del defunto significherà orientarsi verso chi offre numerosi servizi così che il grado di personalizzazione sia elevato. La varietà di materiali disponibili per le bare, la scelta dell’urna in cui farsi cremare e poi disperdere sono tutte scelte personalizzabili a cui si approda solo dopo una consulenza di qualità con una agenzia funebre esperta e specializzata.
Per la delicatezza della questione vi consigliamo dunque di affidarvi alla nostra agenzia funebre, vi sapremo indicare le soluzioni più indicate nel vostro territorio di appartenenza.
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