Con la Legge di Bilancio del 2018 entrano in vigore i Registri Regionali per la raccolta delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (D.A.T.).
Al momento, in assenza di Registri Regionali, la raccolta può essere fatta anche dai singoli comuni.
Cosa fa il D.A.T.
Attraverso le Disposizioni Anticipate di Trattamento, ogni persona maggiorenne capace di intendere e di volere, in previsione di una futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari oltre al consenso o al rifiuto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari.
Come si fa.
I cittadini che desiderano depositare il proprio testamento biologico possono prendere appuntamento con gli uffici di Stato Civile del proprio comune per poi svolgere tutta la pratica che è completamente gratuita.
La procedura di ricezione delle D.A.T. si svolge dinanzi l’ufficiale di stato civile delegato all’istruttoria del procedimento, il quale verificati i requisiti e i presupposti procede all’iscrizione e al rilascio a vista di apposita ricevuta con l’indicazione del numero di protocollo. Inoltre, in base alla normativa vigente, se il cittadino lo riterrà necessario potrà presentare la D.A.T. anche presso un notaio o le strutture sanitarie.
Le strutture sanitarie che volessero verificare se un loro paziente residente ha fatto testamento biologico, in assenza del registro regionale, possono scrivere agli uffici di Stato Civile del comune di residenza.