La scomparsa di un caro è un momento triste nella vita di ogni persona e l’esigenza di trovare il modo migliore per dargli l’ultimo saluto accomuna tutti noi.
Se chi è mancato non aderiva a nessuna fede religiosa, una cerimonia di commiato laica diventa un momento sociale importante, dove parenti e amici possono condividere tra loro ricordi, aneddoti, storie e farsi forza in un momento triste e segnante. Il funerale serve a chi resta e l’elaborazione del lutto passa anche attraverso questo momento di cordoglio.
Che cos’è?
Il funerale laico-umanista mette al centro il defunto e i suoi valori, i suoi insegnamenti e ciò per cui sarà ricordato.
Si svolge nel rispetto delle volontà e delle scelte del defunto e non è un rito preconfezionato. Al contrario, celebra la vita del defunto ed è totalmente personalizzato e corredato da musiche, racconti, interventi di amici o parenti, poesie, letture…
Insomma, da tutto ciò che possa rendere onore a chi non c’è più.
Come si svolge?
L’impresa funebre mette in contatto la famiglia con il celebrante laico-umanista. Sarà lui/lei a scrivere una cerimonia adeguata grazie al prezioso contributo di familiari e/o amici e a condurla il giorno prestabilito.
Chi è il celebrante laico-umanista?
È un professionista formato e certificato secondo le linee guida della British Humanist Association (ora Humanists UK) che si occupa di più momenti di passaggio nella vita delle persone: la nascita, le unioni e i commiati.
È una figura laica per chi non aderisce a una fede religiosa e a cui possono rivolgersi persone che hanno una loro spiritualità e vedono la vita da un punto di vista non religioso, ma più filosofico.
Il celebrante accompagna e guida le persone in questi riti di passaggio.
Articolo scritto da: Costanza Colombo
Celebrante laico-umanista